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Tag: infelicità

Sono infelice perché mi aspetto troppo da te!

Quando siamo di fronte a situazioni nuove ci poniamo su due versanti, da una parte in modo curioso, dall’altra ci creiamo aspettative (positive o negative) rispetto a quello che potrebbe accadere.

Come si comporta la nostra mente in quella nuova situazione?

Tende a ripercorrere momenti precedenti in cui ci siamo trovati in situazioni simili ma non identiche, cercando di immaginare cosa potrebbe capitare in base al passato. Tramite il ricordo di esperienze passate ci adattiamo a questa nuova esperienza, risparmiando energie nel dover invece (non avendone esperienza) esplorare una nuova situazione da zero.

La funzione primaria delle aspettative è di guidare un comportamento in vista di un obiettivo, per poter creare piani di azione che riescano ad essere modificati in base alle circostanze.

Molti fenomeni noti ormai da tempo in ambito clinico e di ricerca possono aiutarci a comprendere questa funzione (Roese & Sherman, 2007).

Facciamo degli esempi:

  • “La facilitazione del successo” (Oettingen & Mayer, 2002):

è il fenomeno in base al quale se un soggetto ha credenze positive sul proprio successo futuro, queste diventeranno facilitatori del suo impegno personale, tenderà quindi ad impegnarsi di più, persisterà nel compito, creerà piani di lavoro per raggiungere gli obiettivi.

  • “Optimistic bias shift (Taylor & Gollwitzer, 1995):

 in base al quale un corso d’azione già intrapreso determina lo slittamento delle proprie aspettative verso una prospettiva maggiormente ottimistica, soprattutto se il soggetto possiede verso i propri obiettivi un orientamento di fondo mirante al perseguimento dei risultati desiderati (in contrapposizione all’evitamento di risultati temuti; Higgins, 1997).

  • “Self-fulfilling prophecy”:

in questo caso i processi cognitivi e il comportamento procedono in maniera da selezionare, prestare maggiore attenzione e agire in base alle informazioni ambientali che risultano essere coerenti con le aspettative che si possiedono.

Cosa accade se nella relazione un partner ha molte aspettative rispetto ai comportamenti dell’altro che non vengono soddisfatte?

La prima risposta che viene da dare è la frustrazione.

La frustrazione insieme a visioni negative, sentimenti di rifiuto, sono le prime manifestazioni che vengono messe in atto. Ci si può percepire infelici, non perché lo si è ma perché la persona non ha soddisfatto tutta la lista di aspettative che ci si era creati nella propria testa.

Alcuni comportamenti umani possono provocare dolore e sofferenza. A. Ellis, il padre della terapia razionale emotiva, ha affermato che a causare dolore non è ciò che accade, al contrario, la colpa sta in quello che raccontiamo a noi stessi rispetto all’accaduto.